venerdì 19 gennaio 2007

Quale sindacato? (Part.2)

Ripetitività, monotonia……
Il capannone grigio fumo, le macchine in file parallele, ognuna con un numero di serie e ognuna con un numero di produzione rimangono lì, ferme, immobili.
Anno nuovo tessera nuova, sindacato vecchio!Sono un operaio metalmeccanico, abbastanza ossessionato da una domanda:Perché pago la tessera?Perché il sindacato non riesce a fare il suo lavoro vale a dire difendere l’operaio dai soprusi dei “padroni”?Alla prima domanda mi rispondo che un sindacato ci vuole, perché senza sarebbe mille volte peggio.Quindi pago la tessera.Alla seconda domanda la risposta è un’altra infinità di domande .Il sindacato è troppo politico?Il sindacato non riesce o non vuole sentire le esigenze dell’operaio?L’operaio non partecipa allo sciopero come prima, quindi non appoggia il sindacato?La colpa è del sindacato o dell’operaio?In mezzo al panico di domande e di risposte vaghe soffocato da un caldo pazzesco, fermo un sindacalista e gli chiedi:Perché il sindacato non fa niente per migliorare l’ambiente lavorativo?Lui ti risponde con aria intellettuale:Non avrai mica caldo …E noi sudiamo nei mesi estivi per poi gelare nei mesi invernali, mentre qualcuno rimane in ufficio con l’aria condizionata….
La risposta a tutte le domande è una e una sola.Credere nella lotta operaia, nella forza del lavoratore.Partendo già sconfitti si perde al 100%
Io penso che ci siano problemi risolvibile da qualunque sindacalista che si reputi tale.
Lasciare il tutto nell’immobilità non facilita nemmeno quegli operai che del sindacato e della sua esistenza se ne fregano, perché troppo presi dal loro piccolo mondo, nel quale, il bene comune non ha posto.
(1)Quando la lotta e' di tutti per tutti,il padrone vedrai cedera'.
Novità: zero.Scioperi: zero Ripetitività, monotonia…
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1) O cara moglie -Ivan della Mea

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