sabato 28 aprile 2007

Lui era il re lei la regina

(1)E che potevo fare che dovevamo dire che senso aveva domandarci come andrà a finire meglio buttarsi, meglio accarezzarsi perché con i discorsi è più difficile trovarsi
L’amore non si può comprare, è un dono che capita inaspettato, che non segue regole o programmi. E’ il fato che lo guida, non la nostra razionalità. Spesso pensiamo di poter controllare le nostre emozioni, per difenderci, ma in realtà non è possibile perché se si ama lo si fa fino in fondo, senza timore. L’amore vince i nostri archetipi mentali. E’una lotta impari, l’amore non ha spiegazione scientifiche, nonostante qualcuno provi a darle.Quando amiamo tendiamo all’infinito, il tempo perde il suo scandire e regna solo la linea temporale del nostro cuore. Il tempo “ci vola” perché la felicità scorre nelle nostre vene.Diventiamo uno e indivisibile con l’altra personale in una fusione armonica che è tale dall’origine della vita perché l’amore è il motore dell’esistenza.L’amore non ha prezzo.L’amore è una cosa priva di codice a barre .L’amore è una favola.

Sopra una collina in un grosso castello
c’era un re giovane e molto bello
alto,biondo e con gli occhi blu
e aveva mille servitù.
Il re girava e cercava una donna che l’amava,
lui di donne a milioni n’aveva
ma non c’era una che li piaceva.
Un giorno mentre passeggiava
osservò una ragazza che lo guardava,
era mora e aveva gli occhi blu
aveva le guance rosse e il naso all' insù.
I due s’iniziarono a vedere
e dall’amicizia e dal parlare
si accorsero entrambi che era amore,
amore quello vero quello del cuore.
Le foglie iniziarono a cascare
i due quel giorno le videro sposare
lui era il re lei la regina
la più bella la più carina.
Ma un giorno di pieno inverno
Per il re fu un vero inferno,
quella fredda mattina fu l’ultima per la regina.
Il re aveva tutto, tesori, monete ed un castello,
era intelligente ed era bello
ma non esisteva ricchezza che poteva arrivare
a cancellare il dolore dell’amore.
Il re da quel bruttissimo giorno
sperava sempre nel suo ritorno,
ma non vedendola arrivare
un giorno d’estate lo videro morire.I
due si ritrovarono in paradiso
lui riconobbe subito il suo bel viso,
mora e occhi blu
le guance rosse e il naso all’insù.
Lui era il re lei la regina
la più bella la più carina.

(1) Amore mio - Daniele Silvestri

"Ha chiesto di parlare l'onorevole Matteotti. Ne ha facoltà"

Il deputato socialista Giacomo Matteotti alle ore 16 del 30 maggio 1924 tiene un discorso alla camera.
Denuncia con forza prepotenze e imbrogli delle squadracce ai danni dei candidati dell’opposizione.
Mussolini resta silenzioso e immobile.
Matteotti contesta la validità delle elezioni svoltesi in maniere irregolare.
Insulti e imprecazioni arrivano dagli schieramenti di destra.
Ma il deputato rincara la dose e dichiara la presenza di gruppi di “volenterosi”.
Squadracce, ai seggi elettorali.
Da destra , un grido:“Per voi ci vuole il domicilio coatto! Andatevene in Russia!”.
E lui:”I candidati non avevano libera circolazione.
L’onorevole Piccinini è stato assassinato nella sua casa, davanti a moglie e figli, per avere accettato la candidatura nonostante prevedesse quale sarebbe stato il destino suo!
E i seggi elettorali? Quasi ovunque erano composti solo di fascisti. In altri luoghi furono incettati i certificati elettorali, Rumori da destra.
E lui:”Non voglio dilungarmi a descrivere i molti altri sistemi impiegati per impedire la libera espressione della volontà popolare.
Il fatto è che solo una piccola minoranza di cittadini ha potuto esprimere liberamente il suo voto: il più delle volte, quasi esclusivamente coloro che non potevano essere sospettati di essere socialisti.
I nostri furono impediti dalla violenza; mentre riuscirono più facilmente a votare per noi persone nuove e indipendenti, le quali, non essendo credute socialiste, si sono sottratte al controllo e hanno esercitato il loro diritto liberamente.”Assalito pochi giorni dopo, il 10 giugno 1924, Matteotti verrà rapito all’uscita di casa, a Roma, sul Lungotevere, da quattro uomini di Mussolini (A. Dumini, A. Volpi, A. Poveromo, A. Putato, A. Malacria e G. Viola).Il cadavere viene ritrovato il 16 agosto.Il 3 gennaio 1925, Mussolini tiene alla Camera il famoso discorso in cui si assume la responsabilità politica, morale, storica di quanto è accaduto.“Se il fascismo è stato ed è un’associazione a delinquere, io sono a capo di questa associazione a delinquere!”.Solo nel 1947 verrà celebrato il processo contro i superstiti esecutori materiali del delitto (Dumini, Poveromo e Viola), che furono condannati a 30 anni di reclusione.Oggi c’è chi dice: “Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino”.
(1)La notte io non dormo e se dormo sogno, parlo e poi mi sveglio nelle orecchie ho l'eco di un mio urlo cose da dimenticare........frasi da dimenticare..........


(1)Frasi da dimenticare - Daniele Silvestri

venerdì 20 aprile 2007

L’ultima luna

Luna che brilli nella notte più scura
Luna ti scorgo da questa fessura,
luna tu musa di poeti e scrittori
luna tu sfondo di moltissimi amori.
L’una di notte,un altro giorno è passato
luna tu unica amica di un condannato.

Io sono per l´abolizione della pena di morte nel mondo.
Dei condannati conosciamo tutto, l’informazione fatta di telecamere e Tg ci racconta le vicende e ci indigniamo, ci domandiamo il perché,discutiamo e ci schieriamo pro e contro.
Ma c’è chi muore solo,nascosto dai riflettori.
In questo mondo molti paesi praticano la pena di morte Cina, Iran, Iraq ecc….
Attraverso esecuzioni diverse ma comunque e dovunque orrende quali lapidazioni, decapitazioni, impiccagioni, fucilazioni.
Molti di questi paesi non hanno raggiunto una democrazia, sono stati imprigionati da regimi totalitari, autoritari e illiberali, dove il “capo” ha anche il diritto divino di sopprimere una vita.Il premio per la vergogna tocca alla Cina con la cifra di 5000 condanne a morte,più dell’85% delle sentenze capitali di tutto il mondo.
Ma ciò che colpisce il senso comune della giustizia è quel fenomeno di mercificazione della esecuzione, i “tir della morte”dove medici senza morale, spostandosi da carcere a carcere , estraggono gli organi dei condannati per poi rivenderli a danarosi in attesa di trapianto.
Una domanda: che differenza c’è tra la Cina e l’Iraq su questo tema? Pressoché alcuna.Perché allora con uno fare la guerra e con l’altro fare accordi economici e commerciali?
Grande vergogna è la pratica della pena di morte in alcuni stati dell’America, confederazione che, da sempre, si fa portavoce di principi di democraticità e uguaglianza.
E’ possibile che uno stato democratico abbia la pena di morte anche se democraticamente introdotto attraverso un referendum?.Ma uno stato civile dovrebbe mettere a votazione il diritto alla vita?
Ci vorrebbe una giustizia giusta, no una vendetta da parte dello stato.

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
(Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - Articolo 3)

sabato 7 aprile 2007

Ku Klux Klan

Al galoppo,
per spaventare
incappucciati,
per non farsi vedere
la bandiera americana, per l’onore
la croce che arde di fuoco, per terrorizzare
i nuovi adepti, per sperare
la bibbia, per invocare
con la spada, per tagliare
ecco un negro da umiliare.

Il Ku Klux Klan era questo, una setta d'attivisti d’estrema destra formatasi negli Stati Uniti d’America per far prevalere la supremazia da parte della razza bianca.
L’uguaglianza sociale non deve esistere perché, secondo questa corrente, potrebbe creare uguaglianza politica o peggio ancora portare a matrimoni misti e alla nascita di una sottospecie di bastardi e degenerati.Il Ku Klux Klan nasce come movimento goliardico che degenera però in seguito in moti violenti come fustigazioni, castrazioni e uccisioni.
Tali crimini commessi ai danni della popolazione di colore non venivano mai perseguiti e rimanevano impuniti.
I discendenti degli schiavi ma anche gli ispanici, gli asiatici e gli europei non anglosassoni, erano usati come manovalanza sotto pagata nelle piantagioni del sud, dove vigeva un sistema apertamente razzista.Bersaglio del Ku Klux Klan, oltre ai neri, erano anche protestanti ebrei, asiatici e militanti della sinistra.Nei trasporti pubblici esistevano posti riservati ai bianchi, le scuole erano separate e solo i bianchi potevano accedere a determinati locali.
Un giorno l’FBI stava cercando tre attivisti dei diritti civili rapiti dal Ku Klux Klan.
“A trovare quei dannati vicino alla diga di Philadelphia non è stata, in effetti, l’FBI, ma un postino che li cercava per dar loro l’assegnodell’assistenza pubblica…quegli assegni che tutti noi lavoratori bianchi paghiamo per dar da vivere ai quei mangiapane ad ufo dei negri, dei sindacalisti, dei comunisti e degli ebrei.”Questo afferma Robert Shelton (stregone imperiale del Ku Klux Klan) in una battuta da squilibrato davanti a mille incappucciati, soddisfatti del loro capo.In un’intervista rilasciata ad un reporter del New York Times, sempre Robert Shelton dice: “….Mandano avanti Martin Luther King e gente come lui, ma chi tira i fili alle loro spalle, chi aspetta i veri risultati di questi moti razziali sono i comunisti….Sono fermamente convinto che Martin Luther King prima o poi sarà fatto sparire di scena dalla sua stessa gente, sarà assassinato.”Tutto questo purtroppo si avverò quattro anni dopo (Martin Luther King viene ucciso nel 1968), ma già in precedenza alcuni giornali americani avevano riportato le notizie d’attentati falliti diretti ad altri attivisti civili tra cui anche Martin Luther King.Robert Shelton e il Klan erano tutti maghi indovini o erano i mandanti?Voi che ne dite?
(1)No alle intolleranze, No al razzismo


(1) Litfiba-Africa