giovedì 1 febbraio 2007

La macchina della morte

In che modo si può arrivare
a scegliere una macchina per morire
e poi addormentarsi su un sedile
con un sottile dispiacere.
Quando sei li seduto a cosa pensi così muto?
Per caso a questa società
che a noi giovani che ci dà,
o forse ad amori e amicizie finite
e all’ora io quante né ho avute!
Ma per quale motivo ti arrendi così
incomincia la vita il lunedì,
e se riesci scordati tutto
e principia dal punto,
e di questa vita come me si contenterà
in quella macchina non finirà.
Ma poi ora se proprio vuoi morire
pensa a questo ragazzo che ti scrive
e all’amore che c’è in te
in quella macchina non c’è.
Ora ti saluto e pensa a ricominciare
ma per piacere la chiave non la girare.

Un giorno un ragazza del mio paese, coetaneo e che conoscevo di vista, morì.
Era giovane,come giovane era la ragazza che lo lasciò.
Ricordo che lavorava in quel negozio sulla strada principale.
Ricordo il suo viso e alcune volte mi sembrava di rivederlo lì a lavoro.
Quel giorno si sentì solo.
Prese la macchina.
Prese un tubo di plastica.
Scappò lontano.

(1)Per fare un uomo ci voglion vent'anni
per fare un bimbo un'ora d'amore
per una vita migliaia di ore
per il dolore
è abbastanza un minuto.

(1)Francesco Guccini - Per fare un uomo

Dignità per l’operai.

27Aprile 2004. ore 12:20
Sono a tavola.
Prendo il telecomando ,giro su Italia 1, mancano pochi minuti all’inizio del telegiornale.
Sono curioso voglio sapere le ultime sugli operai di Melfi.
Sconcerto: “Ma cos’è questa trasmissione nuova ?”.
Basta poco, capisco.
Un argomento da discutere.
(Il lavoro c’è o non c’è ?)
L’interviste alle persone ,come solo Italia 1 sa fare.
(Proporrei una scritta all’inizio trasmissione “totalmente modificata”)
L’intellettuale che esprime il suo parere. (Giusto o no è la sua opinione e non una sentenza)
Un brivido di rabbia mi scorre sulla schiena quando un uomo di mezza età, viene fuori con:
“il lavoro c’è ,il problema è che manca la voglia”.
Fin qui diciamo nulla di scandaloso è un po’ il tormentone di questi ultimi anni , ma poi continua
“ guardate a sud a Melfi ,ora hanno il lavoro e non vogliano andarci”
Il nervoso passa, ma per poco.
Inizia studio aperto.
Prima notizia …………………....Melfi ……no! (ci sta che sia quella dopo)
Seconda e terza notizia…………Melfi ……no! (ci sta che sia quella dopo)
Quarta e quinta notizia ………...Melfi ……no! (ci sta che sia quella dopo)
Sesta notizia …………………..…Melfi ……no! (inizia il Tg)
Cambio freneticamente canale , voglio sapere cosa è successo di preciso.
La 7 , inizia il tg ,Melfi terza notizia.Cavolo….

(1) Compagni! Amici! Uniamo le voci !Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!

Oggi 28 Aprile 2004, io dico basta.
Basta alle differenze salariali tra lavoratori metalmeccanici di tutta Italia.
Basta ai turni di 15 giorni continuativi di notte.
Basta alle lettere di intimidazioni.
Basta ai licenziamenti per motivi sindacali.
Basta al governo che appoggia spudoratamente l’imprenditori.
Basta all’attacchi dei lavoratori in sciopero da parte delle forze dell’ordine e da chi le manda.
Basta a questa informazione di parte.
Adesso basta……

Oggi 28 Aprile 2004, aderisco alle 4 ore di sciopero nazionale indette dalla Fiom e non perché non ho voglia di lavorare (come qualcuno pensa) ma perché oggi voglio sostenere le lotte dei lavoratori della Fiat di Melfi e perché oggi voglio gridare basta.
Dignità per l’operai.
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

Dimenticavo…. speriamo che domani studio aperto, né parli………….


(1)L'uomo col megafono -Daniele Silvestri

Quante domande questi bambini

(1)Crescerai, imparerai, crescerai, arriverai crescerai, tu amerai.
Crescerai, imparerai, crescerai, tu arriverai crescerai, amerai. crescerai, tu imparerai.

Molti bambini compresa mia nipote, arrivano ad un’età che sembra che abbiano imparato solo una parola “perché?”
Perché è lunedì?
Perché lavori? Perché è natale?
Perché è estate?
Perché è morto?
Domande su domande, quesiti su quesiti.
Alcune volte rispondi,altre volte la risposta è complicata, difficile e così inventi.
Inventi risposte avvolte assurde perchè esausto dai suoi “perché?”

Quante domande questi bambini
[Tipo]Che distanza c’è tra l’alpie e l’appennini?
“Ci sarà mille di questi piedini”
Dove và così di fretta quella ragazza in bicicletta?
“ Forse và alla posta a pagar la bolletta”
Dove và quel generale?
[E io stufo]“Andrà al poligono a sparare”
Dove và quell’uomo con la macchina bianca?
“Forse và diretto in banca”
Dove vanno quei tre bambini?
[E io sempre più stufo]“Andranno a giocare con i palloncini”
Cos’è questo rumore?
“Sarà qualcuno con il ciclomotore”
E molti altri quesiti mi domandòma poi stanco si addormentò
e dopo averlo baciato pensai a che risposte gli avevo dato.
Quante domande questi bambini
per poi sentirsi rispondere da cretini!

Grazie per la pazienza, buonanotte!!
Buonanotte?Perché?


(1)Crescerai - Nomadi