venerdì 5 gennaio 2007

La satira è verità

Mi domando se devo credere più ai politici o più alla satira.
Da sempre i comici denunciano corruzioni e clientelismo a livello politico, attraverso quello strana strada che fa del grottesco il veritiero.Molti venivano e vengono allontanati o multati per battute sui politici (le forbici della censura sono ancora ben appuntite)
Oggi come ieri comici denunciano comportamenti poco chiari in ambito politico finanziario.Oggi come ieri vengono allontanati (dalla TV).Avranno ragione anche oggi?
Nel 2002 Beppe Grillo accusava; durante uno dei suoi spettacoli; la parmalat per truffa, denuncia sulla cui fondatezza, penso nessuno abbia da discutere.
In precedenza, durante la “crisi FIAT”, il comico genovese aveva portato alla ribalta un altro caso poco chiaro, vale a dire; la cosiddetta “Twingo di greenpeace”Modificato il coefficiente aerodinamico(Cx),ridotto il peso dell’auto e infine migliorato il motore (356cc + turbocompressore), la piccola utilitaria permetteva di percorrere 100Km consumando solo 3litri di carburante contro gli attuali 5-6 litri.E’ vero che usiamo macchine con una tecnologia praticamente uguale al 1800?E’ vero che così facendo le auto costerebbero meno?Avranno ragione oggi come ieri?Un tempo le battute si sprecavano sulla Dc e il PSI , i politici del pentapartito . .Oggi il bersaglio dei comici sembra essere Forza Italia, Silvio Berlusconi e sulla casa delle libertà e una domanda “sorge spontanea” avranno ragione loro anche questa volta?
Poi mi dico, diranno così perché di sinistra e poi ascolto “Ti ricordi i vecchi compagni che piangevano quando è morto Berlinguer? Adesso piangono perché è vivo D'Alema”.(Giobbe Covatta) oppure “Ho creduto in Marx e mi sono sbagliato, ho creduto in Lenin e mi sono sbagliato: ora, con tutta la buona volontà, come faccio a credere in D'Alema?” (Paolo Rossi).
C’è qualcosa che cambia anche a sinistra?
I comici sono dei buffoni o i buffoni sono i politici?In ogni civiltà di qualunque epoca e paese, l’imbrigliamento della cultura in genere, e soprattutto delle forme satiriche, ma anche di qualunque mezzo di comunicazione sono sempre state segnale di repressione.Penso alla Francia , penso a Richelieu e Mazzarino ,, penso che il mezzo sia cambiato, ma non lo scopo.Invito tutti alla lettura di buon manuale di storia francese.
(1)Vedi caro amico cosa bisogna inventare per poter riderci sopra, per continuare a sperare

Grazie per la pazienza, buonanotte!!


(1)L'anno che verra'-Lucio Dalla

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