lunedì 19 marzo 2007

Navigare nella rete è come fare la spesa.

Devi andare al supermercato solo per comprare due cose: il dentifricio e lo spazzolino, ma te ne esci con nella borsa un Cd, una camicia, le patatine, la birra e guarda un po’ ti sei dimenticato proprio il dentifricio e lo spazzolino.
Navigare nella rete è come fare la spesa.
(1) Giorno e notte, notte e giorno senza via, ti ritrovi collegato a digitare su google, la parola interessata,poi tra mille link ti ritrovi in siti sconosciuti .
Ti appassioni, digiti, premi, inserisci come preferiti e poi quando ormai hai disconnesso la linea, ti ricordi che quello che cercavi non l’hai trovato.
Nel caos e nel marasma di link ieri mi sono imbattuto in un sito dove puoi scoprire quanto è diffuso il tuo cognome in Italia.
Basta inserire il tuo cognome e il gioco è fatto.
Dopo pochi secondi appare una cartina dell’Italia dove è possibile vedere le presenze del tuo cognome, regione per regione.
Dopo essermi sfogato un po’ con il mio cognome, quello di mia madre, quello della mia ragazza, quello del mio cognato e quello di vari amici mi è venuta un’idea.
Perché non vedere chi vince tra Berlusconi e Prodi?
Così digitando i due cognomi mi è apparso “Berlusconi presente in 41 comuni, Prodi presente in 59 comuni”.
Tutto ciò cosa significa?Niente al fine elettorale.
Perché è chiaro che non è detto che i Prodi votino Prodi così come i Berlusconi votino Berlusconi, anzi forse alcune volte è più facile che sia l’inverso.
Non è detto anche, che tutti siano parenti e anche se lo fossero non è detto che i parenti votino il parente.
Infine per ora non votano solo chi si chiama di cognome Prodi e Berlusconi e questo credo sia importante!
Forse l’uniche cose veramente indicative è che il cognome Berlusconi è presente in maggior parte nel nord Italia, mentre i Prodi sono sparsi un po’ ovunque compreso le isole.

P.S. (Il mio cognome è presente in 17 comuni quindi perderei con Berlusconi, ma per ora voto e chi sà!.)

(1) Litfiba - Tex


Scopri quanto è diffuso il tuo cognome in Italia

Siamo macchine che lavorano a macchine che costruiscono macchine.


(1) C'è tutto un mondo intorno
che gira ogni giorno e che
fermare non potrai.

Nel capannone inizia a far caldo,l’aria diventa pesa ,irrespirabile.
Le gambe sono pesanti, la fiacca, la noia…
Noi siamo macchine che lavorano a macchine che costruiscono macchine.
Suona la sirena.
Prendo il pezzo,metto il pezzo,levo il pezzo.
Tutto questo per otto ore,otto lunghe ore.
Guardo il robot che mi sta vicino, lo guardo attentamente.
Prende il pezzo,mette il pezzo nella macchina,leva il pezzo.
Che differenza c’è tra me e il robot?Cerco di trovarla.
Lui si muove facendo i movimenti più brevi : io uguale.
Lui quando si rompe c’è la manutenzione, io la mutua.
Lui la domenica si ferma, io uguale.Lui ha un programma da seguire, io uguale.
Lui a un numero di serie, anch’io.
Io ho un cuore , lui no.
Per il momento, almeno…



(1) Matia Bazar -C'e Tutto Un Mondo Intorno

13 Maggio 1981

Una mattina come tante, in un giorno come tanti.
13 Maggio 1981.Avevo 8 anni .
Guardavo la Tv, non ricordo cosa.
Poi un’immagine,una pistola, una mano che spuntava tra la folla, uno sparo.
Rimasi scioccato.
Avevano sparato al Papa.
Non credevo alle immagini.
Il Papa si accasciò sulla jeep bianca diretta a grande velocità verso l’ospedale.
Il turco Alì Agca, fu lui a sparare tra la folla in piazza San Pietro quel giorno.
Furono momenti di trepidazioni per Giovanni Paolo II, per tutto il mondo cattolico e non. Provavo disprezzo,paura e un forte dispiacere che solo un bambino di soli 8 anni ancora innocente può provare.
Questo è il mio primo lucido ricordo di un evento “storico”, il primo evento che mi colpi, mi lasciò il segno.
Il primo purtroppo di una lunga serie, altri momenti avrei avuto in seguito modo di ricordare con lo stesso sconcerto, e quanti dovrò nella mia vita ancora affrontare e raccontare a chi verrà dopo di me.

(1)Ma quanti ostacolie
sofferenze e poi
sconforti e lacrime
per diventare noi veramente noi.



(1)Lucio Battisti-Amarsi un pò

La musica è la mia realtà…..

Da bambino passavo molte ore davanti al mio stereo, (una cassa, uno spazio per la cassetta, la radio) aspettando con ansia la canzone che mi piaceva per poi premere rec.Il rumore metallico delle molle dava inizio alla registrazione.Il tutto finiva quasi sempre con imprecazioni perchè lo speaker di turno parlava prima del termine della canzone: tragedia! E il tutto ricominciava premendo rew per ritrovare il punto esatto dove finiva l’altra canzone.Passavo ore tra rew, pause, rec , play, pause, stop.Per finire una cassetta di 45 min. ci voleva molto tempo, ma il tutto non mi pesava , amavo la musica.Erano i primi anni ’80 e i generi musicali erano moltissimi.Ricordo che mia sorella ,già in fase adolescenziale comprava alcune cassette di quel filone che più avanti prese il nome di New Romantic.Gruppi come Wham!, Duran Duran e Spandau Ballet .Molto simili per il look ,capelli cotonati colorati,abiti appariscenti ed eleganti ,uguali in una cosa,il bello di turno, l’idolo.Simon Le Bon era il bello dei Duran Duran mentre Tony Hadley era il cantante affascinante degli Spandau Ballet. George Michael era il bellissimo degli Wham! che insieme a Andy Ridgeley formarono un’intesa che non durò ben molto.Cominciai ad ascoltare le cassette e devo dire con franchezza che i migliori per me erano gli Wham!.Ascoltavo cassette, radio di tutto un po’.Ascoltavo ed osservavo perché la musica era anche questo “immagine”.I videoclip venivano trasmessi sempre più spesso.Chi non si ricorda il video horror “Thriller”di Micheal Jackson?La musica molte volte era un’ opzione del video.Venne il periodo della mia adolescenza e fu il turno di Veronica Louise Ciccone in arte Madonna che a differenza dei gruppi citati in precedenza è ancora oggi sulla cresta dell’onda.La scelsi più per moda e per l’immagine (ricordo con nostalgia il mio giubbotto di jeans con il suo viso!!!) che per la musica, anche se molte hit le ascolto molto volentieri anche oggi.M’innamorai poi della musica Electro pop ma in modo superficiale e ascoltavo qualcosa dei Pet Shop Boys e Human League, ma non approfondii. In questo periodo frequentavo un compagno di scuola che aveva un fratello molto più grande di lui che possedeva molte cassette anni ’70 e così incominciai ad ascoltare gruppi come i Bee Gees, Sex Pistols ,Deep Purple,Eagles, i Clash o il Giamaicano Bob Marley.Ascoltavo cassette, radio di tutto un po’ con il mio walkman.Suoni entravano e uscivano dalle mie orecchie fino ad una svolta: le superioriAltra gente altre idee altre amicizie e naturalmente altra musica.L’incontro con due persone che tutt’oggi sono diventati grandissimi amici mi rivoluziona l’idee.Musica intesa come suoni più parole. La ricerca dei significati dei testi.Gli irlandesi U2 mi colpirono subito per la musica rock e per i testi impegnati, Cure per le atmosfere cupe e la voce di Robert Smith con testi quasi poetici, I Depeche Mode per la musica elettronica e i testi impegnati, cupi e d’amore con loro mi tornò la passione per l’ Electro pop.Ancora oggi il mio genere potrei definirlo Electro dark rock. Spazio da gruppi come i Simple Minds a gruppi come i Japan ,dai Joy Division poi New order agli Ultravoox passando per i Kraftwerk e i Talk Talk.Negli anni si sono aggiunti altri gruppi: R.E.M., Nirvana,Cranberries, Pulp e Radiohead ,Muse.

(1).E' così (così) ascolta (ascolta).
Nessun dottore potrà mai curarmi.
Ho già la medicina una dose di prima mattina
Perché
Non c'è che musica in me
Non c'è che musica in me.

La musica è cultura , la musica è arte , la musica è la mia realtà…..


(1) Giorgia - Non c'è che musica in me

Continua...