mercoledì 1 agosto 2007

Grazie Dio

Il 29 settembre 1973 mia madre era all’ospedale: stavo per nascere. Mio padre era al bar, incollato alla TV: trasmettevano la partita Italia-Svezia e così il primo uomo che vidi su questa terra fu mio nonno, che naturalmente, si preoccupò di andare ad avvisare mio padre, sempre al bar, per dargli la bella notizia. Mio padre arrivò, uno scambio di sguardi, e mi piace pensare che, se avessi potuto, forse la prima cosa che gli avrei chiesto sarebbe stata:Quanto stanno?” E mio padre: “2 a 0 e se ti sbrighi forse riesci a vedere i replay !!!” A vedere?!? Mia madre in gravidanza aveva contratto la rosolia, i medici le dissero che avrei potuto nascere cieco o sordo. All’epoca visite specialistiche e approfondite non esistevano e così mia madre seguì il suo istinto e continuò, saggiamente, la gravidanza. Penso che l’apparente noncuranza di mio padre in quei momenti decisivi sia stata dettata dalla paura di quello che sarebbe potuto succedere, dalla paura di trovarsi di fronte un figlio gravemente menomato. Distacco per salvarsi, penso. Oggi posso vedere, parlare, ascoltare, cantare e quando penso a quei momenti dico solamente “Grazie Dio” e soprattutto grazie mamma e papà.

Grazie Dio perché posso provare piacere,
grazie Dio perché posso provare dolore,
grazie Dio perché posso provare amore,
grazie Dio perché posso provare dispiacere,.
grazie Dio perché posso cantare,
grazie Dio perché posso godere,
grazie Dio perché posso vedere,
grazie Dio perché posso ballare,
grazie Dio perché posso toccare,
grazie Dio perché posso scrivere,
grazie Dio perché posso vivere.



P.S: Per la cronaca: 29-9-1973, Milano (Amichevole)Italia-Svezia 2-0 Reti: 60’ Anastasi, 66’ Riva Italia: Zoff, Spinosi, Facchetti, Benetti, F. Morini (85’ Bellugi), Burgnich, A. Mazzola, F. Capello, Anastasi, Rivera, Riva. Ct: F. Valcareggi.Svezia: Hellström, Olsson, B. Andersson, Tapper, Karlsson, Nordqvist, Svensson, Torstensson (77’ L. Andersson), Edström (63’ Kindvall), Bo Larsson, Sandberg. Ct: L. Eriksson Arbitro: Taylor (Inghilterra).

sabato 28 aprile 2007

Lui era il re lei la regina

(1)E che potevo fare che dovevamo dire che senso aveva domandarci come andrà a finire meglio buttarsi, meglio accarezzarsi perché con i discorsi è più difficile trovarsi
L’amore non si può comprare, è un dono che capita inaspettato, che non segue regole o programmi. E’ il fato che lo guida, non la nostra razionalità. Spesso pensiamo di poter controllare le nostre emozioni, per difenderci, ma in realtà non è possibile perché se si ama lo si fa fino in fondo, senza timore. L’amore vince i nostri archetipi mentali. E’una lotta impari, l’amore non ha spiegazione scientifiche, nonostante qualcuno provi a darle.Quando amiamo tendiamo all’infinito, il tempo perde il suo scandire e regna solo la linea temporale del nostro cuore. Il tempo “ci vola” perché la felicità scorre nelle nostre vene.Diventiamo uno e indivisibile con l’altra personale in una fusione armonica che è tale dall’origine della vita perché l’amore è il motore dell’esistenza.L’amore non ha prezzo.L’amore è una cosa priva di codice a barre .L’amore è una favola.

Sopra una collina in un grosso castello
c’era un re giovane e molto bello
alto,biondo e con gli occhi blu
e aveva mille servitù.
Il re girava e cercava una donna che l’amava,
lui di donne a milioni n’aveva
ma non c’era una che li piaceva.
Un giorno mentre passeggiava
osservò una ragazza che lo guardava,
era mora e aveva gli occhi blu
aveva le guance rosse e il naso all' insù.
I due s’iniziarono a vedere
e dall’amicizia e dal parlare
si accorsero entrambi che era amore,
amore quello vero quello del cuore.
Le foglie iniziarono a cascare
i due quel giorno le videro sposare
lui era il re lei la regina
la più bella la più carina.
Ma un giorno di pieno inverno
Per il re fu un vero inferno,
quella fredda mattina fu l’ultima per la regina.
Il re aveva tutto, tesori, monete ed un castello,
era intelligente ed era bello
ma non esisteva ricchezza che poteva arrivare
a cancellare il dolore dell’amore.
Il re da quel bruttissimo giorno
sperava sempre nel suo ritorno,
ma non vedendola arrivare
un giorno d’estate lo videro morire.I
due si ritrovarono in paradiso
lui riconobbe subito il suo bel viso,
mora e occhi blu
le guance rosse e il naso all’insù.
Lui era il re lei la regina
la più bella la più carina.

(1) Amore mio - Daniele Silvestri

"Ha chiesto di parlare l'onorevole Matteotti. Ne ha facoltà"

Il deputato socialista Giacomo Matteotti alle ore 16 del 30 maggio 1924 tiene un discorso alla camera.
Denuncia con forza prepotenze e imbrogli delle squadracce ai danni dei candidati dell’opposizione.
Mussolini resta silenzioso e immobile.
Matteotti contesta la validità delle elezioni svoltesi in maniere irregolare.
Insulti e imprecazioni arrivano dagli schieramenti di destra.
Ma il deputato rincara la dose e dichiara la presenza di gruppi di “volenterosi”.
Squadracce, ai seggi elettorali.
Da destra , un grido:“Per voi ci vuole il domicilio coatto! Andatevene in Russia!”.
E lui:”I candidati non avevano libera circolazione.
L’onorevole Piccinini è stato assassinato nella sua casa, davanti a moglie e figli, per avere accettato la candidatura nonostante prevedesse quale sarebbe stato il destino suo!
E i seggi elettorali? Quasi ovunque erano composti solo di fascisti. In altri luoghi furono incettati i certificati elettorali, Rumori da destra.
E lui:”Non voglio dilungarmi a descrivere i molti altri sistemi impiegati per impedire la libera espressione della volontà popolare.
Il fatto è che solo una piccola minoranza di cittadini ha potuto esprimere liberamente il suo voto: il più delle volte, quasi esclusivamente coloro che non potevano essere sospettati di essere socialisti.
I nostri furono impediti dalla violenza; mentre riuscirono più facilmente a votare per noi persone nuove e indipendenti, le quali, non essendo credute socialiste, si sono sottratte al controllo e hanno esercitato il loro diritto liberamente.”Assalito pochi giorni dopo, il 10 giugno 1924, Matteotti verrà rapito all’uscita di casa, a Roma, sul Lungotevere, da quattro uomini di Mussolini (A. Dumini, A. Volpi, A. Poveromo, A. Putato, A. Malacria e G. Viola).Il cadavere viene ritrovato il 16 agosto.Il 3 gennaio 1925, Mussolini tiene alla Camera il famoso discorso in cui si assume la responsabilità politica, morale, storica di quanto è accaduto.“Se il fascismo è stato ed è un’associazione a delinquere, io sono a capo di questa associazione a delinquere!”.Solo nel 1947 verrà celebrato il processo contro i superstiti esecutori materiali del delitto (Dumini, Poveromo e Viola), che furono condannati a 30 anni di reclusione.Oggi c’è chi dice: “Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino”.
(1)La notte io non dormo e se dormo sogno, parlo e poi mi sveglio nelle orecchie ho l'eco di un mio urlo cose da dimenticare........frasi da dimenticare..........


(1)Frasi da dimenticare - Daniele Silvestri

venerdì 20 aprile 2007

L’ultima luna

Luna che brilli nella notte più scura
Luna ti scorgo da questa fessura,
luna tu musa di poeti e scrittori
luna tu sfondo di moltissimi amori.
L’una di notte,un altro giorno è passato
luna tu unica amica di un condannato.

Io sono per l´abolizione della pena di morte nel mondo.
Dei condannati conosciamo tutto, l’informazione fatta di telecamere e Tg ci racconta le vicende e ci indigniamo, ci domandiamo il perché,discutiamo e ci schieriamo pro e contro.
Ma c’è chi muore solo,nascosto dai riflettori.
In questo mondo molti paesi praticano la pena di morte Cina, Iran, Iraq ecc….
Attraverso esecuzioni diverse ma comunque e dovunque orrende quali lapidazioni, decapitazioni, impiccagioni, fucilazioni.
Molti di questi paesi non hanno raggiunto una democrazia, sono stati imprigionati da regimi totalitari, autoritari e illiberali, dove il “capo” ha anche il diritto divino di sopprimere una vita.Il premio per la vergogna tocca alla Cina con la cifra di 5000 condanne a morte,più dell’85% delle sentenze capitali di tutto il mondo.
Ma ciò che colpisce il senso comune della giustizia è quel fenomeno di mercificazione della esecuzione, i “tir della morte”dove medici senza morale, spostandosi da carcere a carcere , estraggono gli organi dei condannati per poi rivenderli a danarosi in attesa di trapianto.
Una domanda: che differenza c’è tra la Cina e l’Iraq su questo tema? Pressoché alcuna.Perché allora con uno fare la guerra e con l’altro fare accordi economici e commerciali?
Grande vergogna è la pratica della pena di morte in alcuni stati dell’America, confederazione che, da sempre, si fa portavoce di principi di democraticità e uguaglianza.
E’ possibile che uno stato democratico abbia la pena di morte anche se democraticamente introdotto attraverso un referendum?.Ma uno stato civile dovrebbe mettere a votazione il diritto alla vita?
Ci vorrebbe una giustizia giusta, no una vendetta da parte dello stato.

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
(Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo - Articolo 3)

sabato 7 aprile 2007

Ku Klux Klan

Al galoppo,
per spaventare
incappucciati,
per non farsi vedere
la bandiera americana, per l’onore
la croce che arde di fuoco, per terrorizzare
i nuovi adepti, per sperare
la bibbia, per invocare
con la spada, per tagliare
ecco un negro da umiliare.

Il Ku Klux Klan era questo, una setta d'attivisti d’estrema destra formatasi negli Stati Uniti d’America per far prevalere la supremazia da parte della razza bianca.
L’uguaglianza sociale non deve esistere perché, secondo questa corrente, potrebbe creare uguaglianza politica o peggio ancora portare a matrimoni misti e alla nascita di una sottospecie di bastardi e degenerati.Il Ku Klux Klan nasce come movimento goliardico che degenera però in seguito in moti violenti come fustigazioni, castrazioni e uccisioni.
Tali crimini commessi ai danni della popolazione di colore non venivano mai perseguiti e rimanevano impuniti.
I discendenti degli schiavi ma anche gli ispanici, gli asiatici e gli europei non anglosassoni, erano usati come manovalanza sotto pagata nelle piantagioni del sud, dove vigeva un sistema apertamente razzista.Bersaglio del Ku Klux Klan, oltre ai neri, erano anche protestanti ebrei, asiatici e militanti della sinistra.Nei trasporti pubblici esistevano posti riservati ai bianchi, le scuole erano separate e solo i bianchi potevano accedere a determinati locali.
Un giorno l’FBI stava cercando tre attivisti dei diritti civili rapiti dal Ku Klux Klan.
“A trovare quei dannati vicino alla diga di Philadelphia non è stata, in effetti, l’FBI, ma un postino che li cercava per dar loro l’assegnodell’assistenza pubblica…quegli assegni che tutti noi lavoratori bianchi paghiamo per dar da vivere ai quei mangiapane ad ufo dei negri, dei sindacalisti, dei comunisti e degli ebrei.”Questo afferma Robert Shelton (stregone imperiale del Ku Klux Klan) in una battuta da squilibrato davanti a mille incappucciati, soddisfatti del loro capo.In un’intervista rilasciata ad un reporter del New York Times, sempre Robert Shelton dice: “….Mandano avanti Martin Luther King e gente come lui, ma chi tira i fili alle loro spalle, chi aspetta i veri risultati di questi moti razziali sono i comunisti….Sono fermamente convinto che Martin Luther King prima o poi sarà fatto sparire di scena dalla sua stessa gente, sarà assassinato.”Tutto questo purtroppo si avverò quattro anni dopo (Martin Luther King viene ucciso nel 1968), ma già in precedenza alcuni giornali americani avevano riportato le notizie d’attentati falliti diretti ad altri attivisti civili tra cui anche Martin Luther King.Robert Shelton e il Klan erano tutti maghi indovini o erano i mandanti?Voi che ne dite?
(1)No alle intolleranze, No al razzismo


(1) Litfiba-Africa

lunedì 19 marzo 2007

Navigare nella rete è come fare la spesa.

Devi andare al supermercato solo per comprare due cose: il dentifricio e lo spazzolino, ma te ne esci con nella borsa un Cd, una camicia, le patatine, la birra e guarda un po’ ti sei dimenticato proprio il dentifricio e lo spazzolino.
Navigare nella rete è come fare la spesa.
(1) Giorno e notte, notte e giorno senza via, ti ritrovi collegato a digitare su google, la parola interessata,poi tra mille link ti ritrovi in siti sconosciuti .
Ti appassioni, digiti, premi, inserisci come preferiti e poi quando ormai hai disconnesso la linea, ti ricordi che quello che cercavi non l’hai trovato.
Nel caos e nel marasma di link ieri mi sono imbattuto in un sito dove puoi scoprire quanto è diffuso il tuo cognome in Italia.
Basta inserire il tuo cognome e il gioco è fatto.
Dopo pochi secondi appare una cartina dell’Italia dove è possibile vedere le presenze del tuo cognome, regione per regione.
Dopo essermi sfogato un po’ con il mio cognome, quello di mia madre, quello della mia ragazza, quello del mio cognato e quello di vari amici mi è venuta un’idea.
Perché non vedere chi vince tra Berlusconi e Prodi?
Così digitando i due cognomi mi è apparso “Berlusconi presente in 41 comuni, Prodi presente in 59 comuni”.
Tutto ciò cosa significa?Niente al fine elettorale.
Perché è chiaro che non è detto che i Prodi votino Prodi così come i Berlusconi votino Berlusconi, anzi forse alcune volte è più facile che sia l’inverso.
Non è detto anche, che tutti siano parenti e anche se lo fossero non è detto che i parenti votino il parente.
Infine per ora non votano solo chi si chiama di cognome Prodi e Berlusconi e questo credo sia importante!
Forse l’uniche cose veramente indicative è che il cognome Berlusconi è presente in maggior parte nel nord Italia, mentre i Prodi sono sparsi un po’ ovunque compreso le isole.

P.S. (Il mio cognome è presente in 17 comuni quindi perderei con Berlusconi, ma per ora voto e chi sà!.)

(1) Litfiba - Tex


Scopri quanto è diffuso il tuo cognome in Italia

Siamo macchine che lavorano a macchine che costruiscono macchine.


(1) C'è tutto un mondo intorno
che gira ogni giorno e che
fermare non potrai.

Nel capannone inizia a far caldo,l’aria diventa pesa ,irrespirabile.
Le gambe sono pesanti, la fiacca, la noia…
Noi siamo macchine che lavorano a macchine che costruiscono macchine.
Suona la sirena.
Prendo il pezzo,metto il pezzo,levo il pezzo.
Tutto questo per otto ore,otto lunghe ore.
Guardo il robot che mi sta vicino, lo guardo attentamente.
Prende il pezzo,mette il pezzo nella macchina,leva il pezzo.
Che differenza c’è tra me e il robot?Cerco di trovarla.
Lui si muove facendo i movimenti più brevi : io uguale.
Lui quando si rompe c’è la manutenzione, io la mutua.
Lui la domenica si ferma, io uguale.Lui ha un programma da seguire, io uguale.
Lui a un numero di serie, anch’io.
Io ho un cuore , lui no.
Per il momento, almeno…



(1) Matia Bazar -C'e Tutto Un Mondo Intorno

13 Maggio 1981

Una mattina come tante, in un giorno come tanti.
13 Maggio 1981.Avevo 8 anni .
Guardavo la Tv, non ricordo cosa.
Poi un’immagine,una pistola, una mano che spuntava tra la folla, uno sparo.
Rimasi scioccato.
Avevano sparato al Papa.
Non credevo alle immagini.
Il Papa si accasciò sulla jeep bianca diretta a grande velocità verso l’ospedale.
Il turco Alì Agca, fu lui a sparare tra la folla in piazza San Pietro quel giorno.
Furono momenti di trepidazioni per Giovanni Paolo II, per tutto il mondo cattolico e non. Provavo disprezzo,paura e un forte dispiacere che solo un bambino di soli 8 anni ancora innocente può provare.
Questo è il mio primo lucido ricordo di un evento “storico”, il primo evento che mi colpi, mi lasciò il segno.
Il primo purtroppo di una lunga serie, altri momenti avrei avuto in seguito modo di ricordare con lo stesso sconcerto, e quanti dovrò nella mia vita ancora affrontare e raccontare a chi verrà dopo di me.

(1)Ma quanti ostacolie
sofferenze e poi
sconforti e lacrime
per diventare noi veramente noi.



(1)Lucio Battisti-Amarsi un pò

La musica è la mia realtà…..

Da bambino passavo molte ore davanti al mio stereo, (una cassa, uno spazio per la cassetta, la radio) aspettando con ansia la canzone che mi piaceva per poi premere rec.Il rumore metallico delle molle dava inizio alla registrazione.Il tutto finiva quasi sempre con imprecazioni perchè lo speaker di turno parlava prima del termine della canzone: tragedia! E il tutto ricominciava premendo rew per ritrovare il punto esatto dove finiva l’altra canzone.Passavo ore tra rew, pause, rec , play, pause, stop.Per finire una cassetta di 45 min. ci voleva molto tempo, ma il tutto non mi pesava , amavo la musica.Erano i primi anni ’80 e i generi musicali erano moltissimi.Ricordo che mia sorella ,già in fase adolescenziale comprava alcune cassette di quel filone che più avanti prese il nome di New Romantic.Gruppi come Wham!, Duran Duran e Spandau Ballet .Molto simili per il look ,capelli cotonati colorati,abiti appariscenti ed eleganti ,uguali in una cosa,il bello di turno, l’idolo.Simon Le Bon era il bello dei Duran Duran mentre Tony Hadley era il cantante affascinante degli Spandau Ballet. George Michael era il bellissimo degli Wham! che insieme a Andy Ridgeley formarono un’intesa che non durò ben molto.Cominciai ad ascoltare le cassette e devo dire con franchezza che i migliori per me erano gli Wham!.Ascoltavo cassette, radio di tutto un po’.Ascoltavo ed osservavo perché la musica era anche questo “immagine”.I videoclip venivano trasmessi sempre più spesso.Chi non si ricorda il video horror “Thriller”di Micheal Jackson?La musica molte volte era un’ opzione del video.Venne il periodo della mia adolescenza e fu il turno di Veronica Louise Ciccone in arte Madonna che a differenza dei gruppi citati in precedenza è ancora oggi sulla cresta dell’onda.La scelsi più per moda e per l’immagine (ricordo con nostalgia il mio giubbotto di jeans con il suo viso!!!) che per la musica, anche se molte hit le ascolto molto volentieri anche oggi.M’innamorai poi della musica Electro pop ma in modo superficiale e ascoltavo qualcosa dei Pet Shop Boys e Human League, ma non approfondii. In questo periodo frequentavo un compagno di scuola che aveva un fratello molto più grande di lui che possedeva molte cassette anni ’70 e così incominciai ad ascoltare gruppi come i Bee Gees, Sex Pistols ,Deep Purple,Eagles, i Clash o il Giamaicano Bob Marley.Ascoltavo cassette, radio di tutto un po’ con il mio walkman.Suoni entravano e uscivano dalle mie orecchie fino ad una svolta: le superioriAltra gente altre idee altre amicizie e naturalmente altra musica.L’incontro con due persone che tutt’oggi sono diventati grandissimi amici mi rivoluziona l’idee.Musica intesa come suoni più parole. La ricerca dei significati dei testi.Gli irlandesi U2 mi colpirono subito per la musica rock e per i testi impegnati, Cure per le atmosfere cupe e la voce di Robert Smith con testi quasi poetici, I Depeche Mode per la musica elettronica e i testi impegnati, cupi e d’amore con loro mi tornò la passione per l’ Electro pop.Ancora oggi il mio genere potrei definirlo Electro dark rock. Spazio da gruppi come i Simple Minds a gruppi come i Japan ,dai Joy Division poi New order agli Ultravoox passando per i Kraftwerk e i Talk Talk.Negli anni si sono aggiunti altri gruppi: R.E.M., Nirvana,Cranberries, Pulp e Radiohead ,Muse.

(1).E' così (così) ascolta (ascolta).
Nessun dottore potrà mai curarmi.
Ho già la medicina una dose di prima mattina
Perché
Non c'è che musica in me
Non c'è che musica in me.

La musica è cultura , la musica è arte , la musica è la mia realtà…..


(1) Giorgia - Non c'è che musica in me

Continua...

giovedì 1 febbraio 2007

La macchina della morte

In che modo si può arrivare
a scegliere una macchina per morire
e poi addormentarsi su un sedile
con un sottile dispiacere.
Quando sei li seduto a cosa pensi così muto?
Per caso a questa società
che a noi giovani che ci dà,
o forse ad amori e amicizie finite
e all’ora io quante né ho avute!
Ma per quale motivo ti arrendi così
incomincia la vita il lunedì,
e se riesci scordati tutto
e principia dal punto,
e di questa vita come me si contenterà
in quella macchina non finirà.
Ma poi ora se proprio vuoi morire
pensa a questo ragazzo che ti scrive
e all’amore che c’è in te
in quella macchina non c’è.
Ora ti saluto e pensa a ricominciare
ma per piacere la chiave non la girare.

Un giorno un ragazza del mio paese, coetaneo e che conoscevo di vista, morì.
Era giovane,come giovane era la ragazza che lo lasciò.
Ricordo che lavorava in quel negozio sulla strada principale.
Ricordo il suo viso e alcune volte mi sembrava di rivederlo lì a lavoro.
Quel giorno si sentì solo.
Prese la macchina.
Prese un tubo di plastica.
Scappò lontano.

(1)Per fare un uomo ci voglion vent'anni
per fare un bimbo un'ora d'amore
per una vita migliaia di ore
per il dolore
è abbastanza un minuto.

(1)Francesco Guccini - Per fare un uomo

Dignità per l’operai.

27Aprile 2004. ore 12:20
Sono a tavola.
Prendo il telecomando ,giro su Italia 1, mancano pochi minuti all’inizio del telegiornale.
Sono curioso voglio sapere le ultime sugli operai di Melfi.
Sconcerto: “Ma cos’è questa trasmissione nuova ?”.
Basta poco, capisco.
Un argomento da discutere.
(Il lavoro c’è o non c’è ?)
L’interviste alle persone ,come solo Italia 1 sa fare.
(Proporrei una scritta all’inizio trasmissione “totalmente modificata”)
L’intellettuale che esprime il suo parere. (Giusto o no è la sua opinione e non una sentenza)
Un brivido di rabbia mi scorre sulla schiena quando un uomo di mezza età, viene fuori con:
“il lavoro c’è ,il problema è che manca la voglia”.
Fin qui diciamo nulla di scandaloso è un po’ il tormentone di questi ultimi anni , ma poi continua
“ guardate a sud a Melfi ,ora hanno il lavoro e non vogliano andarci”
Il nervoso passa, ma per poco.
Inizia studio aperto.
Prima notizia …………………....Melfi ……no! (ci sta che sia quella dopo)
Seconda e terza notizia…………Melfi ……no! (ci sta che sia quella dopo)
Quarta e quinta notizia ………...Melfi ……no! (ci sta che sia quella dopo)
Sesta notizia …………………..…Melfi ……no! (inizia il Tg)
Cambio freneticamente canale , voglio sapere cosa è successo di preciso.
La 7 , inizia il tg ,Melfi terza notizia.Cavolo….

(1) Compagni! Amici! Uniamo le voci !Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!

Oggi 28 Aprile 2004, io dico basta.
Basta alle differenze salariali tra lavoratori metalmeccanici di tutta Italia.
Basta ai turni di 15 giorni continuativi di notte.
Basta alle lettere di intimidazioni.
Basta ai licenziamenti per motivi sindacali.
Basta al governo che appoggia spudoratamente l’imprenditori.
Basta all’attacchi dei lavoratori in sciopero da parte delle forze dell’ordine e da chi le manda.
Basta a questa informazione di parte.
Adesso basta……

Oggi 28 Aprile 2004, aderisco alle 4 ore di sciopero nazionale indette dalla Fiom e non perché non ho voglia di lavorare (come qualcuno pensa) ma perché oggi voglio sostenere le lotte dei lavoratori della Fiat di Melfi e perché oggi voglio gridare basta.
Dignità per l’operai.
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

Dimenticavo…. speriamo che domani studio aperto, né parli………….


(1)L'uomo col megafono -Daniele Silvestri

Quante domande questi bambini

(1)Crescerai, imparerai, crescerai, arriverai crescerai, tu amerai.
Crescerai, imparerai, crescerai, tu arriverai crescerai, amerai. crescerai, tu imparerai.

Molti bambini compresa mia nipote, arrivano ad un’età che sembra che abbiano imparato solo una parola “perché?”
Perché è lunedì?
Perché lavori? Perché è natale?
Perché è estate?
Perché è morto?
Domande su domande, quesiti su quesiti.
Alcune volte rispondi,altre volte la risposta è complicata, difficile e così inventi.
Inventi risposte avvolte assurde perchè esausto dai suoi “perché?”

Quante domande questi bambini
[Tipo]Che distanza c’è tra l’alpie e l’appennini?
“Ci sarà mille di questi piedini”
Dove và così di fretta quella ragazza in bicicletta?
“ Forse và alla posta a pagar la bolletta”
Dove và quel generale?
[E io stufo]“Andrà al poligono a sparare”
Dove và quell’uomo con la macchina bianca?
“Forse và diretto in banca”
Dove vanno quei tre bambini?
[E io sempre più stufo]“Andranno a giocare con i palloncini”
Cos’è questo rumore?
“Sarà qualcuno con il ciclomotore”
E molti altri quesiti mi domandòma poi stanco si addormentò
e dopo averlo baciato pensai a che risposte gli avevo dato.
Quante domande questi bambini
per poi sentirsi rispondere da cretini!

Grazie per la pazienza, buonanotte!!
Buonanotte?Perché?


(1)Crescerai - Nomadi

venerdì 19 gennaio 2007

Test

Non ci sono leggi, idee politiche, idee di culto, c’è solo una parola “Amore”.Alcune volte l’amore appare come incanto nella politica, nella religione, nella guerra.Appare per poi scomparire, poi riappare come una luce intermittente.Tu cercala ora tra le parole di Gesù, poi tra le parole di un politico o di un amico.Non ti puoi sbagliare.Ragiona con il cuore e non con il cervello.
Ogni tuo quesito avrà una risposta.
Non ti fare ingabbiare in un’ideologia, partecipa, parla, discutine e soprattutto ascolta il tuo cuore.
Prova……
Sei razzista ………
Sfrutteresti tuo fratello……
Sei per la guerra…….
Ammazzeresti tuo fratello……
Bene.

Se hai risposto 4 “Si”è grave, ragioni con la testa e devo dire che è anche vuota!!
Se hai risposto da 1 a 3 “Si” riprova c’è speranza, usa il cuore.
Se hai risposto da 1 a 3 “No” sei sulla buona strada.
Se hai risposto 4 “No”benvenuto fratello!!!
(1)I believe in love.
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1) God part II –U2

Quale sindacato? (Part.2)

Ripetitività, monotonia……
Il capannone grigio fumo, le macchine in file parallele, ognuna con un numero di serie e ognuna con un numero di produzione rimangono lì, ferme, immobili.
Anno nuovo tessera nuova, sindacato vecchio!Sono un operaio metalmeccanico, abbastanza ossessionato da una domanda:Perché pago la tessera?Perché il sindacato non riesce a fare il suo lavoro vale a dire difendere l’operaio dai soprusi dei “padroni”?Alla prima domanda mi rispondo che un sindacato ci vuole, perché senza sarebbe mille volte peggio.Quindi pago la tessera.Alla seconda domanda la risposta è un’altra infinità di domande .Il sindacato è troppo politico?Il sindacato non riesce o non vuole sentire le esigenze dell’operaio?L’operaio non partecipa allo sciopero come prima, quindi non appoggia il sindacato?La colpa è del sindacato o dell’operaio?In mezzo al panico di domande e di risposte vaghe soffocato da un caldo pazzesco, fermo un sindacalista e gli chiedi:Perché il sindacato non fa niente per migliorare l’ambiente lavorativo?Lui ti risponde con aria intellettuale:Non avrai mica caldo …E noi sudiamo nei mesi estivi per poi gelare nei mesi invernali, mentre qualcuno rimane in ufficio con l’aria condizionata….
La risposta a tutte le domande è una e una sola.Credere nella lotta operaia, nella forza del lavoratore.Partendo già sconfitti si perde al 100%
Io penso che ci siano problemi risolvibile da qualunque sindacalista che si reputi tale.
Lasciare il tutto nell’immobilità non facilita nemmeno quegli operai che del sindacato e della sua esistenza se ne fregano, perché troppo presi dal loro piccolo mondo, nel quale, il bene comune non ha posto.
(1)Quando la lotta e' di tutti per tutti,il padrone vedrai cedera'.
Novità: zero.Scioperi: zero Ripetitività, monotonia…
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1) O cara moglie -Ivan della Mea

martedì 16 gennaio 2007

Il tramonto

Nel cielo arancione un gabbiano
muove le ali piano piano
ascolto il suo canto
molto simile a un pianto
poi sempre più lento
trasportato dal vento
volò lontano….
Nel cielo arancione un gabbiano.

L’uomo è nato per vivere a contatto con la natura ed apprezzarne tutte le sue sfaccettature.Un secondo, un minuto, un evento è simbolo di vita.
Un gabbiano che segue le correnti del vento è la libertà, la vita.
Il sole che affoga nel mare è la fine di un giorno, la morte.
Alcune volte fermati un secondo ad osservare la natura.
In un angolo di strada,in una pineta, in un bosco, in un prato è li che siamo nati,è li che dobbiamo tornare.
Perché in natura è tutto più semplice, diretto, dove tutto è regolato dall’istinto e dal nostro patrimonio biologico.
La natura non sbaglia.
E’ grande piano armonioso che l’uomo, oggi, cerca di sovvertire, talvolta tragicamente.
Penso a S. Francesco, penso al suo messaggio di amore naturale, penso quanto sia difficile attuarlo nel ventunesimo secolo.
Preferisco un bosco alla fabbrica, ma non sono tanto illuso da poter credere di sovvertire un processo industriale centenario.
Noi tutti paghiamo un prezzo per progredire, ma spero col cuore, che il mio piccolo prato non mi venga mai tolto.

(1)Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori,che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

Buonanotte!!

(1)Franco Battiato-Come Un Cammello In Una Grondaia

Tmc 2

Cos’è il Tmc 2?
E’ forse il canale della televisione di Cecchi Gori ?No.
E’ forse il nuovo modello di pianificazione del lavoro che aumenta i carichi di lavoro?
Si, Risposta esatta.
Si tratta di produrre di più , nello stesso arco di tempo con ciò che ne consegue: maggiore produzione (con meno operai), quindi esuberi,quindi meno posti di lavoro.
Naturalmente senza aumento.Un giudice ha aperto un inchiesta sui possibili danni alla salute che questa metrica può causare e in molte fabbriche si sciopera per non farla applicare o per eliminarla.
Da che mondo e mondo tutti i lavori hanno delle pause.
Noi lavoriamo a macchine che producono un pezzo ogni tot secondi.
Otto ore diviso tot secondi meno pause fisiologiche uguale produzione.Diminuendo pause fisiologiche uguale più produzione.
E’un calcolo che non fa una piega, tristemente esatto nella logica, lascia nessun margine di errore nella nostra vita operaia, nella quale anche bisogni fisiologici, bisogni alimentari devono essere coordinati, e combaciare esattamente con la dura legge della produzioneMi piacerebbe che tanta gente comprendesse cosa vuol dire lavorare in fabbrica: i turni, la ripetitività.Tutti i lavori lo sono ma vi posso assicurare che quello in fabbrica batte tutti.Finita la giornata di lavoro arrivo a casa, mi muovo a stento, stressato.
(1)Alla sera mi sento uno straccio...
Mi metto sotto le coperte e rimugino. Stanco, ma non dormo.
La stanchezza non è fisica è mentale.
Grazie per la pazienza.
Mi scuso per chi non è operaio come me e quindi non ferrato in materia, ma avevo bisogno di urlare, ancora una volta, una realtà che forse ai più è sconosciuta ed ignorata.
No al Tmc 2 .
Buonanotte!!

(1) Don Raffae'- Fabrizio De andre'

giovedì 11 gennaio 2007

Vecchie foto

Vecchie foto in un piccolo album polveroso, vi rivedo e quasi faccio fatica a distinguere i volti e ad unirli con i vostri nomi.Mi perdo in quelle foto un po’ ingiallite, leggo una data: Marzo 94.
Dieci lunghi anni ormai sono passati, sembra ieri, nei pensieri, ma poi basta lanciare uno sguardo a quella divisa blu con un grosso capello bianco,per accorgermi del passare del tempo.
(1)Uniti indivisibili....
Ci promettemmo cene e rimpatriate magari nella città dove passammo quei lunghi pomeriggi a sognare la nostra vecchia vita, la libertà, la casa e gli amici.Ci promettemmo di rincontrarci un giorno ma poi un saluto, una stretta di mano e un arrivederci, perché forse l’addio sarebbe stato troppo duro.I gradi sulle divise quasi non li ricordo più, capi e capetti ormai fanno parte del mio lessico da operaio, perché purtroppo le similitudini con il mondo del lavoro sono molte.
La divisa blu, identica….
Sei comandato da capi e capetti, uguale……
Forse la vera differenza consiste nella durata: dal lavoro ti congedi dopo 40 anni se tutto va bene, invece da militare dopo 365 giorni.
Ti sembra niente?Non so se sia giusto o no che il militare non sia più obbligatorio.Da una parte c’è il ragazzo che soffriva che si tormentava che quei giorni finissero, dall’altra c’è un uomo che quella spensieratezza vorrebbe indietro e che pensa che le paure una volta affrontate,si ricordano quasi con gioia.
Perché è l’ignoto, ciò che non conosciamo che l’uomo teme, l’abitudine rassicura.
Il non conoscere, quando diventa esperienza, perde la propria connotazione spettrale. Perché anche il non lavorare, se non lo si conosce, fa paura.Ho visto operai piangere prima di andare in pensione!!!
Grazie per la pazienza, buonanotte!!


(1)Lucio Battisti - Amarsi un pò


[Giovedi 4 Marzo 2004 ore 20:16:31]

Lei & Lui - 8 anni insieme

LEI
Vedo una bimba, timida e un po’ impacciata, che quell’ultimo dell’anno 96 era riuscita a convincere i suoi a darle il permesso per una serata in discoteca, un evento.
Le luci, la musica.
E ti rivedo bello come potevi essere agli occhi di una diciottenne colpita al cuore dai tuoi occhi. Che tenerezza, prova ora, a ripensare a quanto avrei voluto quella sera un briciolo della tua considerazione.
Ma il destino ci ha dato una seconda possibilità il 24 febbraio di otto anni fa. S
embrano tanti, così ci dicono tutti vero?
Ma il nostro rapporto è cresciuto piano piano senza grandi speranze da parte di entrambi e forse questo è stato il nostro segreto. Siamo ancora qui felicemente uniti, abbiamo superato tante situazioni difficili e tu eri sempre vicino a me e quante gioie e momenti belli che rivedo ora mentre digito, si fanno più chiari e netti tanto deporteli toccare o rivivere.
Due bicchieri a calice e una serata con le stelle, la tua mano nella mia, le risate fino alle lacrime. Piccoli momenti, piccole cose che fanno hanno fatto grande il nostro rapporto.
Il guardare verso lo stesso punto di orizzonte, quel nostro comune unisono che ci accompagna e spero ci accompagni per il resto della nostra vita.
Sono cresciuta con te per te.
Mi hai saputo apprezzare ed amare e questo è tanto.

LUI
Vedo un ragazzo, timido e un po’ impacciato, che quell’ultimo dell’anno 96 era in discoteca,una sera come tante altre.
Le luci che ti accecano, la musica che ti esplode nei timpani.
E ti rivedo bella che mi guardi con i tuoi occhi bellissimi in mezzo al tuo visino così tondo.
Quella sera ero un po’ ubriaco e mi ricordo che guardavo una ragazza che guardava i miei occhi. Un’altra sera, una sera come tante altre.Mi fermai da te, forse perché ero più ubriaco, forse perché mi ricordavi qualcuno che avevo visto l’ultimo dell’anno.
Ora il 24 febbraio è ormai la nostra festa, i ricordi sono vaghi, le tue prime parole non le ricordo quasi più,forse l’alcol, forse la musica, forse le luci o forse la vecchiaia.
Ora è un continuo , quando vi sposate? Dove andate a vivere? Quando il primo figlio?
Oggi non bevo più, non vado più in discoteca, esco raramente con gli amici,vorrei smettere di fumare.
Non rimpiango queste cose perché oggi il mio alcol sei tu,la mia discoteca sei tu, sei tu la mia migliore amica ma una sigaretta ogni tanto la posso fumare?
Mi hai saputo apprezzare ed amare e questo è tanto.

(1)I sentieri giusti vanno percorsi insieme……

Grazie per la pazienza, buonanotte!!


(1) Modena City Ramblers- Una perfecta excusa

[Martedi 24 Febbraio 2004 ore 16:05:42]

martedì 9 gennaio 2007

Domani smetto di fumare…

(1)Domani smetto di fumare…
Quante volte ho detto questa frase e poi… niente!!!
I fumatori come me, sono solo tossici che vogliono la dose giornaliera e diventano nervosi quando questa manca.
Mentre scrivo mi vorrei accendere una sigaretta ,ma non lo faccio,oggi smetto di fumare…!!!
E’ proprio qui il dramma, quando ci pensi,quando vedi gli altri e prendi quella sigaretta dal pacchetto e quando sarai all’ultimo tiro, dirai con molta calma e tranquillità, oggi smetto di fumare!!!
Apri quel pacchetto che sembra una lapide “il fumo uccide”,poi giri il pacchetto e c’è scritto milioni di frasi le più impensabili, tutte vere ma che ormai il fumatore si è abituato a conviverci e molte volte ci scherza sopra.
Oggi smetto di fumare….
Più tardi apri il pacchetto e urli “sono finite”. Corri al tabacchino, 3 euro e 50 centesimi, ecco quanto costa la mia dose.Il mio “spacciatore “ ( che poi è lo Stato) che fà?
Ogni anno le aumenta , si oggi smetto di fumare!!!
Poi arriva il turno di notte,il sonno ti assale quel pacchetto ti guarda e sembra che ti dica"aprimi, prendimi",così cedi e quando avrai schiacciato il mozzicone ti ripeterai la frase , oggi smetto di fumare!!!
Lo “spacciatore” dice che costa curare la gente che per colpa del fumo sta male e io ci credo, ma mi domando perché venderle?
Si sa che nelle sigarette c’è tante schifezze(Catrame,Nicotina,monossido di carbonio ecc..),perché non eliminarle?
Fare sigarette di puro tabacco può allontanare la dipendenza?
Si può salvare le nuove generazioni con scritte a lutto?
Siamo sempre alle solite: le invenzioni ci sono, le novità ci sono ma purtroppo i potenti del mondo vogliono così e così deve andare fino alla soglia della distruzione…..
Oggi smetto di fumare…
Si….
tra una sigaretta e l’altra !!!!
Grazie per la pazienza...


(1) Domani-Bandabardò

Ode to pioccio infarinà (Ode al pidocchio infarinato)

Non è una specie rara quella del pioccio infarinà, facile è incontralo nella vita di tutti i giorni, in ogni ambiente, classe sociale ( se ancora così può dire). Il suo habitat non ha confini, come tutti i parassiti del resto, potrebbe essere il tuo vicino, tuo fratello oppure, se ti riconoscerai in quello che segue, anche tu caro visitatore.E’ un insetto subdolo il pioccio, cerca di nascondere la sua vera natura, coprendosi di farina, per apparire quello che non è: un pioccio. Ma il suo porco travestimento non è celabile a lungo,basta poco, un soffio di vento per fare svanire la sua farina.Come riconoscerlo?
Un solo ciao e poi un seguirsi di IO HO, IO SONO, IO HO, IO COMPRO.
Salta i preamboli, il pioccio, quel sottile gioco dialogico che è buona norma tra persone ben educate. Un egocentrico, sfortunatamente falso.Perché tra il dire e il fare, c’e’sempre di mezzo il mare, perché tra l’essere e l’apparire, l’insetto sceglie, il sembrare.Pensi di avere di fronte il figlio di Ranieri di Monaco, e invece …perché messo alle strette il pidocchio, cade sconfitto, schiacciato dalla domanda : ma allora non ha un fisso mensile?
Avrai giorni buoni ma anche meno buoni?
Non vieni in vacanza?
E’ questa la cura anti pidoccio infarinà: bloccare il suo flusso logorroico-autoadulante-encomiastico, con domande mirate alla verità oppure non considerarlo, non gratificarlo.
Tale insetto, infatti, si nutre dell’encomio altrui, ingurgitandolo con gola come sangue.
Non fate ingrassare questa specie, che di giorno va in giro col palmare, ma che quando fa alla romana ti perseguita per 1 euro con la sua manina pidocchiosa, per poi, la notte, guardarsi il proprio conto perennemente in rosso.
(1)Compra ma non paga non è ufficiale ma è la peggio droga.
Aiutatemi ad eliminarli, iniziate una campagna di de-pidocchiazione.
Non li rispetto, e non li sopporto.
Ergastolo al pidoccio!
Grazie per la pazienza...

(1) Soldi-Litfiba

venerdì 5 gennaio 2007

La satira è verità

Mi domando se devo credere più ai politici o più alla satira.
Da sempre i comici denunciano corruzioni e clientelismo a livello politico, attraverso quello strana strada che fa del grottesco il veritiero.Molti venivano e vengono allontanati o multati per battute sui politici (le forbici della censura sono ancora ben appuntite)
Oggi come ieri comici denunciano comportamenti poco chiari in ambito politico finanziario.Oggi come ieri vengono allontanati (dalla TV).Avranno ragione anche oggi?
Nel 2002 Beppe Grillo accusava; durante uno dei suoi spettacoli; la parmalat per truffa, denuncia sulla cui fondatezza, penso nessuno abbia da discutere.
In precedenza, durante la “crisi FIAT”, il comico genovese aveva portato alla ribalta un altro caso poco chiaro, vale a dire; la cosiddetta “Twingo di greenpeace”Modificato il coefficiente aerodinamico(Cx),ridotto il peso dell’auto e infine migliorato il motore (356cc + turbocompressore), la piccola utilitaria permetteva di percorrere 100Km consumando solo 3litri di carburante contro gli attuali 5-6 litri.E’ vero che usiamo macchine con una tecnologia praticamente uguale al 1800?E’ vero che così facendo le auto costerebbero meno?Avranno ragione oggi come ieri?Un tempo le battute si sprecavano sulla Dc e il PSI , i politici del pentapartito . .Oggi il bersaglio dei comici sembra essere Forza Italia, Silvio Berlusconi e sulla casa delle libertà e una domanda “sorge spontanea” avranno ragione loro anche questa volta?
Poi mi dico, diranno così perché di sinistra e poi ascolto “Ti ricordi i vecchi compagni che piangevano quando è morto Berlinguer? Adesso piangono perché è vivo D'Alema”.(Giobbe Covatta) oppure “Ho creduto in Marx e mi sono sbagliato, ho creduto in Lenin e mi sono sbagliato: ora, con tutta la buona volontà, come faccio a credere in D'Alema?” (Paolo Rossi).
C’è qualcosa che cambia anche a sinistra?
I comici sono dei buffoni o i buffoni sono i politici?In ogni civiltà di qualunque epoca e paese, l’imbrigliamento della cultura in genere, e soprattutto delle forme satiriche, ma anche di qualunque mezzo di comunicazione sono sempre state segnale di repressione.Penso alla Francia , penso a Richelieu e Mazzarino ,, penso che il mezzo sia cambiato, ma non lo scopo.Invito tutti alla lettura di buon manuale di storia francese.
(1)Vedi caro amico cosa bisogna inventare per poter riderci sopra, per continuare a sperare

Grazie per la pazienza, buonanotte!!


(1)L'anno che verra'-Lucio Dalla

Quale sindacato?

Circa dieci anni fa entrai in fabbrica.
Il capannone grigio fumo, le macchine in file parallele, ognuna con un numero di serie e ognuna con un numero di produzione.
Arrivò una novità ad interrompere la ripetitiva quotidianità: lo sciopero.
All’uscita alcune persone a turno parlavano di salario e di produzioni con un megafono urlavano le loro verità.
I compagni più anziani mi dicevano a turno “chi” rappresentava “cosa”, uno dopo l’altro, nel susseguirsi dei vari interventi.
Qualche barlume scolastico affiorava dalla mia memoria: avevo studiato qualcosa che riguardava la triplice sindacale, ma mi ricordavo a malapena a quali partiti, linee politiche erano legate.
Alcuni scioperi dopo mi fu tutto più chiaro.
Mi feci delle simpatie e scelsi la Cgil, forse perché la vedevo diversa, più onesta con me e con gli operai, pronti ad occuparsi dei nostri problemi.
Senza dubbio la mia preferenza era dovuta anche alla politica a cui questo sindacato faceva riferimento.
La sinistra poi vinse le elezioni e a questo punto che iniziò la disfatta.
La concertazione fu la parola d’ordine, gli scioperi erano ormai dimenticati e i sindacalisti non scattavano più come una volta.
La triplice sindacale si faceva sempre più uguale e molte volte pensavo che fossero troppo persi in giochi politici.

They talk and they talk,though they don't understand(1)

Ogni accordo era votato dal lavoratore che molte volte era contrario, ma poi quando andavi a vedere il risultato, niente da fare, passava!
Votazioni truccate, spogli modificati chi può dirlo?
Oggi ci si lamenta se vediamo gli scioperi ad oltranza dei ferro tranvieri e non ci domandiamo il perché? (Non fa notizia il cane che morde il padrone ma il contrario).
Anni e anni a dare, a concertare per poi cosa, quali mai privilegi?
Un giorno vidi l’immagini ad un telegiornale d’alcuni sindacalisti e politici in Argentina che erano presi a calci dopo il fallimento della politica della privatizzazione.
Spero che non succeda mai in Italia perché sarebbe il baratro, la fine, la disfatta di un movimento forte che a dato molto e che spero debba dare molto all’operaio e a tutti i lavoratori.
Questo senza scusare certe posizione che ho menzionato sopra, ma solo per augurare a tutti, operai e non, di dover percorrere la strada già tristemente battuta dai nostri amici di oltre oceano.

Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1) ”Parlano e parlano tuttavia non capiscono” Breathe-Depeche Mode

[Mercoledi 4 Febbraio 2004 ore 23:56:25]

mercoledì 3 gennaio 2007

Per non dimenticare

Un uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare(1)
Gli ebrei furono le vittime di uno sterminio assurdo per mano di nazisti , che, non contenti di aver privato loro dei diritti civili e di aver distrutto tutto ciò che gli apparteneva, andarono avanti e incominciarono lo sterminio fisico.La razza ariana era l'unica razza degna e l'ebrei ed altre minoranze etniche (zingari) ne subirono le conseguenze.
Furono allestiti campi di sterminio allo scopo di eliminare sei milioni di uomini,donne e bambini.
Un uomo ridotto al niente, marchiato come si marchiano le bestie, allo stremo delle forze,ucciso .
Usato come topo di laboratorio in crudeli esperimenti, ammassato in camere a gas, ucciso.Convogli di treni portavano ai lager , alcuni venivano sfruttati nel lavoro e resi in schiavitù, ad altri toccava la doccia...come può un uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni ..(2)
Era l'inferno, la morte, lo scempio, lorrore.

Fotografie in bianco e in nero,tutto purtroppo vero
gente attaccata ad una rete che di libertà aveva sete
I corpi consumati,i visi smagriti,gli sguardi sperduti,gli amici bruciati,
nel lager di Auschwitz.
Ma non ci sono giuste parole per descrivere l'orrore
per descrivere il dolore che avevano infondo al cuore,
bruciato nel lager di Auschwitz.
Ma una stella nel mio cuore brilla
Ed ha cinque punte ed è gialla.

Bisogna vergognarci tutti come razza umana di questa catastrofe, perché il solo fatto di essere uomini ci rende colpevoli. Il nostro essere civili, homo sapiens, non è bastato a fermare istinti barbarici, menti malate da un preciso e calcolato progetto di morte. E il solo fatto che nel XX ventesimo secolo tutto questo sia stato solo pensato e purtroppo anche realizzato non può che rendere sgomenti tutti quelli che, come me, pensano che esistono e debbano esistere, sentimenti come la compassione e fratellanza, che travalicano confini e razze, religioni e costumi.
Chiedo perdono ai miei fratelli.
Per non dimenticare.
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1)(2) Auschwitz-Francesco Guccini

Anno nuovo

Anno nuovo vita nuova, diari vecchi!
E’ proprio così, anche questo 2004, come i precedenti, ci porta in dono speranze, sogni nuovi di zecca, brillanti promesse per il nostro mondo. E forse è giusto, in fondo è come avere a disposizione un diario nuovo, un libro da iniziare oppure un blog da creare, dove scrivere tutto il buono degli anni passati (poco a dire il vero).Ma poi tutto finisce nel tempo di qualche giorno, le ferie finiscono, la fastidiosa monotonia ritorna a bussare al tuo diario.Prima una piccola parola pessimista, poi una frase, poi una pagina.Il tuo diario diventa come l’anno prima pieno di frasi tristi, dubbiose condito talvolta da piccoli bagliori d’ottimismo.Io ho già fatto dietro front, è bastato vedere un paio di telegiornali: le notizie dei corpi dei clandestini morti sul gommone (comprato in Italia), dei nuovi rincari (l’autostrada, l’assicurazioni, e chi più ce ne ha e più ne metta ) , gli scioperi dei ferrotranviari, mi hanno subito ricordato che il mondo in cui viviamo è lo stesso di 2 settimane fa.Mentre mi perdo nelle notizie e nei mie pensieri ,guardo l’orologio, è tardi.Scale di fretta, lavoro, come l’anno scorso.La sera torno stremato e scrivo sul mio blog: “Sono un po’triste”poi la sera dopo riscrivo:“sono molto triste”e la sera dopo“sono tristissimo”.Un ‘esclation prevista nonostante i buoni propositi.Ma comunque questo è il mio primo articolo dell’anno e non voglio un epilogo da tragedia greca, quindi vi dirò, o meglio il mio amore mi sta dicendo, che quest’anno vedrà coronare il nostro sogno, che ce la faremo, nonostante tutto e tutti, nonostante il mondo del lavoro, perché mi ama e tanto ed io, per una volta, voglio crederci. Ed anche se non sarà per il 2004 so che nel mio diario scriverò presto quello che vogliamo.
(1)L'anno che sta arrivando tra un anno passera'…
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1)Lucio Dalla - L'anno che verra'


[Venerdi 16 Gennaio 2004 ore 23:15:58]

Il Natale

Sorridi c’è un altro Natale alle porte.(1)
Le luci colorate inondano le strade, i negozi sono aperti, la gente sembra felice . Tra poco è Natale.“Buon Natale, Auguri, Buone feste”.E’ un coro all’unisono, che si ripete di casa in casa , di negozio in negozio, di fabbrica in fabbrica.Oggi è l’ultimo giorno di lavoro, gli auguri sono d’obbligo, (forse anche troppo)Si avvicina un“compagno” di lavoro: “Auguri, Buon anno!”
“Anche a te”
Ma intanto penso che fino a ieri mi evitava accuratamente, non mi salutava e non mi chiedeva nemmeno due spiccioli per il caffè . Allora perché mi fa gli auguri? Perché proprio oggi mi ha fermato?Semplice, a natale siamo tutti più buoni o forse, può anche darsi, che per tutto il duemilatre non mi abbia visto…
A Natale sono tutti più falsi.La gioia di non lavorare, la tredicesima, i regali, l’arrivo dell’anno nuovo sono forse gli elementi che esasperano questa caratteristica umana, peraltro, abbondante e rigogliosa nel resto dell’anno solare.
Auguro a tutti di trovare sotto l’albero quello che ieri o l’altro ieri cercavano senza buon esito: che sia l’amore, che siano soldi, che sia un po’ di libertà d’espressione,che sia un lavoro, che sia un cellulare poco importa…tanto io voglio solo pace e serenità.Che la falsità e la cattiveria brucino come la nostra tredicesima nel giro di poche ore.Per creare un mondo migliore bisogna avere un natale migliore.
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1) Modena City Ramblers – Canto di Natale

La mia droga

Aspiratori rumoreggiano, colpi assordanti si fanno più pesanti mentre il mio udito diventa sempre più debole.Arriva la sirena……….
Ognuno ha bisogno di una droga, di una nicchia dove riposarsi per poter scaricare lo stress.Spesso mi metto le cuffie, accendo lo stereo e ascolto un Cd.La musica mi trasporta in un mondo diverso, dove regna la pace.
Così riesco a rilassarmi.Prendo il cd : automatic for the people- R.E.M.
Premo play, inizia la musica.
Non hai mai seguito la voce dentro una canzone ?(1)
Il calore della voce di Michael Stipe si fa subito sentire con “Drive” prima traccia dell’album. Penso che Automatic for the People sia uno dell’album migliori che ho comprato negli anni ’90.“The Sidewinder Sleeps Tonite” passa veloce con un ritmo più allegro e quando quasi cominci a fischiettare, ecco che arriva prepotente “Everybody Hurts”melodica canzone dove la voce di Michael Stipe riesce veramente a scaldarti il cuore.La musica è l’estate,il mare, le onde, la spensieratezza.“Star Me Kitten” “Man On The Moon” “Nightswimming”, ogni nota ogni suono mi ricorda il suono dopo, in un totale crescendo armonico.
Prendo la penna e scrivo su un foglio.

Ho le cuffie sugli orecchi accendo lo stereo e chiudo gli occhi.
Poi alzo il volume piano piano e accendo la sigaretta che ho in mano.
riecheggia la musica nel cervello canto ballo è così bello.
E’così bello non pensare a nienteessere libero nel cuore e nella mente.

La rima baciata è forse troppo semplice, non so, ma io, ora, ho bisogno di chiarezza, di cose dirette e lineari. Basta con le linee contorte, a tratti sbiadite, della vita quotidiana, che ti intrappolano, spesso, tanto da non trovare più la diritta via. Vorrei che tra il pensare e l’agire non ci fossero intermediari, falsi escamotages. Regalatemi un po’ di limpidezza, vi prego, tanto quanto basta a placare la mia anima in cerca di verità e pace.Perché i rapporti umani , anche nel lavoro, sono così oscuri, difficili, come matasse che non riesci più a dipanare tanto la falsità le ha raggrovigliolate?Non voglio diplomazia, voglio sincerità. Da oggi, non scendo a compromessi.Quanto costa fare quello che si pensa? Forse più di perdonare?Pane al pane, vino al vino. Ecco quello di cui ho bisogno.
Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1) Modena city ramblers- Triste,solitario y final

Questo mondo, questa società non mi appartiene

Spesso, arrivato a casa, stanco e stressato, dopo quella che di solito si definisce “una dura giornata di lavoro”, mi dedico alla “nobile” attività, molto comune nel nostro paese, di guardare la TV.
Zapping frenetico, per poi scegliere, in fine, il programma meno peggiore della serata.Il mondo dello Show apre davanti i miei occhi il suo sipario: Ballerine mezze nude che ballano a ritmo di samba e uomini di una certa età che si danno arie da play boy.
Non ne posso più dei romanzi sceneggiati che si vedono in TV... (1)
Un mondo particolare, un grande pasticcio, quello televisivo, dove si mescolano, come in un grosso calderone, morti in guerra, calendari di modelle,partite di pallone e manifestazioni in piazza contro le pensioni.Al lavoro, cerchi di intavolare discussioni che si allontano da tutto questo,discuti di pensioni, sanità e mentre provi a sostenere le tue posizioni, il solito Sig. Rossi di turno se ne esce fuori “Il calendario di quella modella è veramente fantastico”oppure :“Com’è finita la partita di pallone?”.
Ci rinuncio, questo mondo, questa società non mi appartiene.

L’ambizione principale per le giovani teenagers sembra oggi quella di diventare velina o letterina , entrare in qualsiasi modo a far parte del carrozzone, diventare famosa e magari sposarsi un calciatore.Viviamo in una società malata ,dove il primo valore è arrivare, schiacciando i piedi al vicino,raccomandandosi al primo che capita,pagando e leccando.
Dignità per l’operai, spesso esclusi dal piccolo schermo (avete forse mai visto uno fiction televisiva sugli operai?) che, come grande illusionista quale è, ci vuol far credere che l’Italia è un’altra, che siamo ricchi, che si sta bene e che tutti ci si può permettere tutto. Non è così.
Forget the pictures on your TV .(2)
Grazie per la pazienza, buonanotte!!


(1) Claudio Baglioni-Mia Libertà
(2)“Dimentica le immaggini sullo schermo della tuaTV” Shine-depeche mode

La sveglia

Wipe the sleep from another days eyes(1)
5.30 a.m. la sveglia: mi vesto, mi lavo, colazione . È un altro giorno, un altro turno che inizia.6.00 a.m.: arrivo, assonnato, alla postazione di lavoro e subito quell odore impregna le mie narice, quel odore che mi porterò a casa e anche se mi laverò comunque non andrà via .Passano le ore lente tra sguardi allorologio e quella domanda ossessiva nella mente: cosa ci faccio qui ?.Ripetitività, monotonia da cui cerco di evadere pensando al mio amore che mi fa stare lesatto contrario di come sto ora. Programmo il pomeriggio e mi vengono alla mente mille idee, ma poi lo so, che una volta uscito non avrò neanche la forza e la voglia di farne una.
Non cambierà, non cambierà,sì che cambierà, vedrai che cambierà(2).
Bisogna sperare che tutto cambi e si ritorni ad un mondo dove luomo sia il vero protagonista,lattore principale e non una comparsa.A volte penso di avere sbagliato sentiero.
La vita è scegliere, strade da percorrere che si incrociano nel nostro cammino e forse io, a suo tempo, non ho riconosciuto la via giusta, per inesperienza, mancanza di coraggio, fatalità, non lo so. Un solo passo falso ed eccomi qua, purtroppo è solo colpa mia.
Ma un minimo di luce e dignità non la si garantisce anche a chi a non ha scelto la strada asfaltata?Grazie per la pazienza, buonanotte!!

(1)Scrollo il sonno dagli occhi di un altro giorno Anothertime,another place-U2
(2)Povera Patria-Franco Battiato

Dallo spirito alla carne....



Anno 2003.: Non mi sposto con le astronavi, non vado in vacanza nelle basi sparse tra la Luna e Marte e pillole liofilizzate non hanno ancora sostituito i miei pranzi e cene ;insomma la dimensione fittizia degli ultimi film di fantascienza non ha neppure scalfito quella che è la mia realtà quotidiana.Trentanni, di cui dieci passati in una fabbrica medio-grande dell Italia centrale.Operaio metalmeccanico non specializzato, una etichetta incisiva ed eloquente che si traduce , ogni giorno, nel compiere passivamente mansioni ripetitive , mansioni che ti impediscono di progredire non solo nello stesso lavoro, ma soprattutto mentalmente. Eil triste velo dellinerzia che avvolge ogni fabbrica, penso.Passo così otto ore in uno stato di simbiosi, almeno apparente, con macchinari per lo più fatiscenti e in quelle ore non posso fare a meno di pensare che unaltra idea di lavoro debba esistere da qualche parte , o meglio un mondo dove luomo, loperaio, sia più importante della macchina e dove il suono di una sirena non significhi solo liberazione da ritmi frenetici ed esalazioni maleodoranti. Io vorrei fare quello che sono. Sembra retorica ma è così.Vorrei che il mio io si rispecchiasse nellimpiego quotidiano, e ne fosse fiero, completamente.
I cant stand this emotional violence (1)
Ma passiamo per un attimo dallo spirito alla carne. Questione salari: linflazione galoppa, assistiamo alla spregevole metamorfosi delle vecchie mille lire in un euro. E veramente tutta colpa della nostra zoppicante moneta europea? Non so dirlo.Lunica realtà è che ci mancano i soldi .Lo vedo, lo sento ogni volta che vorrei ma non posso.Ci sarà una via duscita a tutto questo una strada da seguire o solo un sogno in cui credere?
Spero di si, grazie per la pazienza, buonanotte!!
Sleep, sleep tonight and may your dreams be realized(2).

[Domenica 23 Novembre 2003 ore 16:02:57]


(1)Non riesco a sopportare questa violenza psicologica Leave in silence-Depeche Mode
(2) Dormi,dormi stanotte e che i tuoi sogni si possono realizzare MLK-U2